Siamo convinti che raccontare la propria storia, attraverso la scrittura, il teatro, la radio, sia un modo per avere coscienza di chi siamo, delle nostre radici e per proiettarci, consapevoli, verso il futuro.
Così come crediamo che raccontare le storie di Cormano e del nostro territorio sia un modo per tenere viva la memoria collettiva, un patrimonio di tutti.
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La valigia degli attori
A Bresso, dal 2017, in collaborazione con l’associazione culturale Arteper – Pantagruele Teatro delle Arti realizziamo un laboratorio teatrale rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo Manzoni.
In questo laboratorio i ragazzi hanno imparato a scrivere da soli dei brevi testi teatrali che poi hanno portato in scena, reinterpretando i grandi temi della mitologia classica e contemporanea. In questo modo hanno lavorato sia sulla scrittura, sia sulla narrazione, sia sull’interpretazione sul palco. I due laboratori, uno per ogni anno scolastico, si sono conclusi con uno spettacolo e una prova aperta a tutti gli amici e alle famiglie.
Manzoni vs Leopardi
In occasione dell’edizione 2018 dell’Ottobre Manzoniano di Cormano, in collaborazione con Pro Loco Cormano e Pantagruele Teatro delle Arti, Raccontare Storie ha messo in scena lo spettacolo Manzoni.Leopardi 3.0. : un”‘intervista doppia” (immaginata) a Manzoni e Leopardi, che si confrontano su temi di attualità, con la lettura di alcuni brani e poesie di questi e altri autori dell’epoca.
Il testo, scritto da Tiziana Confalonieri e Alessandro Milani, è stato poi rappresentato dagli stessi autori in collaborazione con altri attori e con gli allievi della scuola di teatro del Pantagruele.
L’evento si è svolto nell’antica corte di via Roma 13, a Cormano, dove ha sede la nostra associazione, durante la giornata “Per corti e per cortili”.
Il murales narrativo
Nel 2018, con la scuola secondaria di primo grado di Brusuglio di Cormano, Raccontare Storie ha presentato un laboratorio di avvicinamento alla realizzazione di un murales, con la collaborazione dell’associazione genitori (Asso.Ge.Co.) e lo street artist Christian Sonda.
Durante gli incontri con tutte le classi della scuola media, abbiamo lavorato sul tema dell’integrazione, anche grazie al contributo e all’intervento del richiedente asilo maliano Ibrahime Traoré, fornendo spunti per gli elaborati (scritti o visuali) dei ragazzi e delle ragazze.
Il laboratorio è poi proseguito con la realizzazione di un grande murales lungo le rampe del sottopasso pedonale di via Caduti della Libertà a Cormano, e con la sua inaugurazione/presentazione al pubblico.
Raccontare per ricordare
Nel 2018, alla scuola secondaria di primo grado di Brusuglio, Raccontare Storie ha coordinato la presentazione a studenti e insegnanti della testimonianza diretta di Liliana Manfredi, unica sopravvissuta a una strage nazifascista durante la Seconda Guerra Mondiale sull’Appennino emiliano.
La serie di incontri, sempre in collaborazione con l’associazione genitori, una famiglia di volontari che ha permesso il contatto con la testimone, e il corpo docente, hanno affrontato il tema della guerra, delle rappresaglie, e in generale della memoria storica del nostro Paese.
United4Sport: testimoni di migrazione
Nel 2017 Raccontare Storie ha presentato ai ragazzi e alle ragazze della scuola media il progetto di sport e integrazione sociale “United4Sport” che ha portato alla creazione della squadra di calcio Panafrica United, interamente formata da richiedenti asilo residenti al Centro di prima accoglienza della Croce Rossa Italiana di Bresso.
Agli incontri hanno direttamente partecipato alcuni componenti della squadra che hanno raccontato la propria esperienza di migrazione. Il progetto si è concluso con una partita di calcio presso il Parco dell’Acqua, all’interno della festa organizzata con la collaborazione delle associazioni locali dei genitori di tutti gli istituti cormanesi.
Figli di un re minore
Martino Negri, docente universitario all’Università Bicocca di Milano e Alessandro Milani hanno portato in scena una conferenza-spettacolo dedicata ai giochi di parole nella letteratura e sul tema dell’uso della lingua, con particolare riferimento all’opera del Manzoni.
L’evento si è svolto nella corte dove ha sede Raccontare Storie in occasione dell’edizione 2017 dell’Ottobre Manzoniano di Cormano.
Un libro ogni 30 secondi
La performance di Carlo Martinelli, giornalista e scrittore trentino, già conosciutissima in molte regioni d’Italia, arriva nel cortile di Raccontare Storie durante le iniziative dell’Ottobre Manzoniano 2016.
Lo spettacolo, tra il serio e lo scherzoso, ha presentato opere e autori a tema “libri”: bibliofili, bibliomani, bibliofolli, con un particolare accento sulla figura di Alessandro Manzoni.
Ecco la lista dei testi citati durante la conferenza-spettacolo:
Un calcio di rigor sul tuo bel muso, Carlo Manzoni, Rizzoli, 1963
Manzoni e la spia austriaca, Umberto De Agostino, Fratelli Frilli editori, 2015
Shakespare in nero, Martha Grimes, Mondadori, 2000
Il manoscritto di Shakespeare, Domenico Seminerio, Sellerio, 2008
Libro, Michel Melot, edizioni Sylvestre Bonnard, 2006
Storie di libri, a cura di G. Casalegno, Einaudi, 2011
MALedizioni, Antonio Armano, Bur Rizzoli, 2014
Sentenza del tribunale di Napoli – 15 marzo 2013
L’affare Saint-Fiacre, George Simenon, 1932
Il castello di Otranto, Horace Walpole,1764
Campo per destinazione, Carlo Martinelli, edizioni inContropiede, 2014
Al paese dei libri, Paul Collins, Adelphi, 2010
Troppi libri, Gabriel Zaid, Jaca Book, 2005
Toccare i libri, Jesus Marchamalo, Ponte alle Grazie, 2010
Del furore d’aver libri, Gaetano Volpi, 1756
Sur la lecture, Marcel Proust, in Renaissance latine, 1905
I libri più assurdi del mondo, Russell Ash e Brian Lake, Castelvecchi, 2007
Lo specchio di carta, Il Pensiero Scientifico, 1990
Come parlare di un libro senza averlo mai letto, Excelsior 1881, 2007
Libri, Giuseppe Marcenaro, Bruno Mondadori, 2010
Bibliofollia, Alberto Castoldi, Bruno Mondadori, 2004
Ne uccide più la penna, Mario Baudino, Rizzoli, 2011
Come mi sono liberato di cinquecento libri, Augusto Monterroso, edizioni Henry Beyle, 2014
I racconti più brevi del mondo, edizioni Fahreneit 451, 1993
Mirabiblia, Paolo Albani e Paolo della Bella, Zanichelli, 2003
Questo è Berni, Simone Berni, Biblohaus, 2010
Libri scomparsi nel nulla, Simone Berni, Simple, 2007
A caccia di libri proibiti, Simone Berni, Simple, 2005
Il caso Imprimatur, Simone Berni, Biblohaus, 2008
Per hobby e per passione, Giulietta Rovera, Manni, 2013
Pagine bianche, Eugenio Baroncelli, Sellerio, 2013
Il Mangialibri, Klaas Huizing, Neri Pozza, 1996
Bibliomanie, a cura di Coralba Colomba, Marco Valerio editore, 2003
Libri e contro il tarlo inimico, Roberto Roversi, Pendragon, 2013
Nel paese dei bibliofagi, Pablo Echaurren, Biblohaus, 2010
Lo scaffale infinito, Andrea Kerbaker, Ponte alle Grazie, 2013
Bestiario bibliofilo, Hans Tuzzi, edizioni Sylvestre Bonnard, 2009
Il mondo visto dai libri, Hans Tuzzi, Skira, 2014
Guida per bibliofili affamati, Barbara Sghiavetta e Maria Gioia Tavoni, Pendragon, 2014
Librofilia, Alessandro Carrera, Cairo editore, 2010
Crimini letterari, Charles Nodier, Duepunti edizioni, 2010
If Laurel shot Hardy the world would end, Stanton Forbes, Doubleday & company, 1970
Libri, libri!, Federico Garcia Lorca, edizioni Estemporanee, 2014
Il libro delle parole altrimenti smarrite, Sabrina D’Alessandro, Rizzoli, 2011
Slow Reading, David Mikics, Garzanti, 2015
Storie di libri perduti, Giorgio van Straten, Laterza, 2016
Bears in the family, Peter Krott, Oliver & Boyd, 1963
Poesie per un gatto, Vivian Lamarque, Mondadori, 2007
Buona lettura a tutti!
Anatomia dell’osceno – Preludio a uno studio dell’oscenità (nell’arte) contemporanea/2
di Roberto Mottadelli
Scrive Mircea Eliade: «Ai livelli più arcaici di cultura vivere da essere umano è in sé e per sé un atto religioso, poiché l’alimentazione, la vita sessuale e il lavoro hanno valore sacrale. In altre parole, essere – o piuttosto divenire – un uomo significa essere “religioso”[1]». Nel brodo primordiale della cultura, dunque, ciò che poi sarebbe stato definito osceno era parte essenziale del sacro. La delimitazione del sacro, la sua codificazione e intellettualizzazione appartengono a una fase successiva, quella delle religioni, in particolare delle religioni rivelate, capaci di racchiuderlo, contingentarlo dentro raffinatissime architetture teologiche. Continue reading “Anatomia dell’osceno – Preludio a uno studio dell’oscenità (nell’arte) contemporanea/2”
Anatomia dell’osceno – Preludio a uno studio dell’oscenità (nell’arte) contemporanea/1
di Roberto Mottadelli
Omnia munda mundis
Paolo di Tarso
Ad altri l’universo appare onesto perché gli onesti hanno gli occhi castrati.
È per questo che temono l’oscenità.
Georges Bataille
Che cosa è osceno? La questione è in prima istanza filosofica – un groviglio difficilmente districabile di antropologia, morale ed estetica. Ma si traduce anche in un’immediata, ineludibile dimensione sociale e politica.
Già ne era consapevole Cicerone il quale, in un noto passaggio del De Officiis, con romano pragmatismo spostava il baricentro della riflessione dalla speculazione al suo aspetto più “concreto”: «Quodque facere non turpe est, modo occulte, id dicere obscenum est[1]». In sostanza non è osceno ciò che, pur essendo osceno, viene taciuto; ma è osceno solo ciò che viene raccontato. Perché solamente quest’ultimo ha conseguenze sulla vita pubblica. Lo stesso Cicerone, nella dimensione più intima delle Epistulae ad Familiares, aggiunse che l’oscenità si moltiplica se e quando viene raccontata in modo esplicito. E di conseguenza polemizzò apertamente contro il lessico franco degli stoici che, da parte loro, avevano negato l’esistenza stessa dell’osceno tanto nella realtà quanto nella sua rappresentazione: «Sic enim disserunt, nihil esse obscenum, nihil turpe dictu[2]». Una logica in sé stringente, ma ritenuta politicamente insostenibile. Non solo all’epoca dell’Arpinate. Continue reading “Anatomia dell’osceno – Preludio a uno studio dell’oscenità (nell’arte) contemporanea/1”