United4sport: sport e inclusione

2016 – 2018 Un progetto di sport e integrazione sociale

Lo sport ha delle regole universali, uguali per tutti e che tutti possono capire. Lo sport unisce, permette di superare barriere e diversità, qualsiasi. E’ da questi presupposti che siamo partiti, insieme alle associazioni Bam, Bresso 4 e Croce Rossa, per realizzare una sfida: creare una squadra di calcio interamente formata da richiedenti asilo residenti al Centro di prima accoglienza della Croce Rossa Italiana di Bresso. Una squadra che si inserisse nel campionato italiano e fosse alla pari delle altre. La squadra dei Panafrica United. Così i ragazzi, provenienti da diverse nazioni africane, si sono voluti chiamare.

All’inizio non è stato facile, perché i costi per gestire una squadra di calcio non sono pochi, soprattutto quando non si può chiedere ai giocatori di pagare la retta. Ma con il finanziamento di Regione Lombardia prima e l’aiuto degli sponsor poi (ad esempio i Lions Nord Milano) , siamo riusciti a entrare a pieno in partita!
E i risultati si sono visti: dal punto di vista calcistico la squadra è riuscita a classificarsi prima nel campionato CSI e a vincere alcuni tornei.

Ma il risultato più importante (e più sperato) è stato quello raggiunto sul piano sociale e umano: i giocatori hanno stretto amicizia tra loro e con ragazzi italiani, creando un vero e proprio scambio culturale e rafforzando le loro competenze linguistiche. Si sono fatti anche testimoni della propria storia e della propria esperienza con studenti italiani delle scuole medie di Cormano.

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United4Sport: testimoni di migrazione

Nel 2017 Raccontare Storie ha presentato ai ragazzi e alle ragazze della scuola media il progetto di sport e integrazione sociale “United4Sport” che ha portato alla creazione della squadra di calcio Panafrica United, interamente formata da richiedenti asilo residenti al Centro di prima accoglienza della Croce Rossa Italiana di Bresso.

Agli incontri hanno direttamente partecipato alcuni componenti della squadra che hanno raccontato la propria esperienza di migrazione. Il progetto si è concluso con una partita di calcio presso il Parco dell’Acqua, all’interno della festa organizzata con la collaborazione delle associazioni locali dei genitori di tutti gli istituti cormanesi.